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17 agosto 1938: Il censimento degli ebrei a Padova, preludio a persecuzioni e deportazioni
L’11 agosto 1938 fu ordinato da parte del Ministro degli Interni, Guido Buffarini Guidi, il censimento degli ebrei italiani, da compiersi entro il 22 dello stesso mese. Il Prefetto di Padova indisse il censimento in città e provincia per il 17 agosto, consegnando infine i dati raccolti entro la scadenza stabilita. In quest’occasione molti ebrei rispettarono la richiesta fatta dallo Stato e, in veste di cittadini italiani, risposero dichiarando la propria fede religiosa e appartenenza alla minoranza ebraica.
Nella lista del censimento fatto a Padova compaiono i nomi di 385 persone schedate come ebrei. Prima della Seconda guerra mondiale, quindi, la Comunità ebraica di Padova contava all’incirca 400 persone.
Questo stesso elenco è stato utilizzato dopo l’inizio dell’occupazione nazista nel nord Italia (8 settembre 1943) e dopo la promulgazione dell’Ordinanza n. 5 di Polizia (30 novembre 1943) per gli arresti degli ebrei padovani: fu consegnato infatti dalla Prefettura di Padova al Comando tedesco occupante nel settembre del 1943.
Il gruppo di ebrei padovani deportati ad Auschwitz il 17 luglio del 1944, ha contato 47 persone.
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